giovedì 2 maggio 2013

Il Secondo Rito Tibetano

Rito numero DUE – L'ANGOLO

Dopo il primo segue il secondo che stimola ulteriormente i sette vortici.

Ci sdraia sul pavimento in posizione supina (pancia in su) con le braccia stese lungo i fianchi e i palmi delle mani rivolti verso il pavimento, le dita unite (1).
Ora inspirando, solleva la testa ripiegando il mento sul petto e contemporaneamente, sollevare le gambe unite con i piedi a martello in posizione verticale da formare un angolo. Tenere i muscoli tesi per qualche secondo (2).
Rilasciandoli espirare mentre appoggi le gambe sul pavimento e la testa. Le mani rimangono stese sul pavimento o in alternativa, sotto i glutei.

(Variazione per le gambe: possono essere piegate e poi distese per evitare di fare troppa fatica).

Stirare il corpo per qualche secondo stendendo le braccia sul pavimento oltre la testa, flettere le ginocchia verso il petto con l'aiuto delle braccia in posizione di raccolta e relax.






Immagini tratte da "I Cinque Riti Tibetani" - Giunti Demetra

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